Guida virtuale

12 Dispositivo di sorveglianza

Quando il campo nel ‘37/’38 fu ricostruito, fu dotato anche di un dispositivo di sorveglianza per controllare eventuali fughe da parte dei detenuti. Nel periodo successivo alla liberazione, ovvero quando il campo ospitò i rifugiati di guerra, vennero rimossi una torretta di guardia e lo steccato. Negli anni ‘60, quando il campo fu adibito a memoriale, fu ricostruita la torretta mancante e furono ristrutturate le altre poiché totalmente malmesse; fu inoltre ricostruito parte dell’originario steccato, ancora oggi visibile nella zona est del palazzo dell’economato e vicino all’area del crematorio.

Il campo dei detenuti era delimitato a nord, a est e a sud da un muro con filo spinato; ad ovest il fiume Würm delimitava in modo naturale il campo dei detenuti dalla zona delle SS. La delimitazione era inoltre costituita da un reticolato percorso da corrente elettrica, dal filo spinato, da un fossato profondo 2 metri e da una striscia di erba che le SS chiamavano “zona neutrale”, sminuendone così il vero significato; infatti, il detenuto che calpestava questa zona veniva mirato e colpito, senza preavviso, dalle SS di guardia sulla torretta. Tutte le sette torrette di sorveglianza erano munite di mitragliatrici ed erano presenziate 24 ore su 24 dal personale di sorveglianza delle SS.

Tuttavia, detenuti che non sopportavano più il continuo terrore a cui erano sottoposti, decisero spontaneamente di calpestare la “zona neutrale” o di gettarsi sul filo spinato ad alta tensione, pur di porre fine a tanta disperazione. Poteva però succedere che le SS costringessero un detenuto ad entrare nella striscia di terra e ad ucciderlo, giustificando tale azione come un “tentativo di fuga”.

Il dispositivo di sorveglianza ricostruito è strutturato come segue: accanto all’area del campo c’è un prato erboso. Sulla sua destra c’è un fossato con una profondità di due metri che confina con un ostacolo fatto di filo spinato. Sul bordo destro della fotografia viene raffigurata una recinzione di filo spinato caricato elettricamente e in lontananza riusciamo ad individuare una torretta di guardia quadrata, anch’essa ricostruita.

Dispositivo di sorveglianza ricostruita vicino all’entrata del crematorio, 2017 (memoriale del campo di concentramento di Dachau)

In lontananza riusciamo a vedere una torre di guardia, davanti alla quale si trova il sistema di sicurezza insuperabile. Sulla destra del prato adiacente all’area del campo si trova un fossato profondo due metri che poi diventa un ostacolo fato di filo spinato. Il recinto di filo spinato è l’ultimo ostacolo del dispositivo costruito in modo molto sicuro. A destra del recinto c’è un sentiero che segue un piccolo fiume, il Würm, sulle sponde del quale riusciamo a riconoscere gli edifici nella zona delle SS.

Torretta di guardia, lato occidentale, 3 maggio 1945 (USHMM)